Negli ultimi anni la cosiddetta “visibilità organica”, cioè il numero di utenti che si riescono a raggiungere senza ricorrere ad attività di promozione, è in costante calo.E’ sempre più difficile e laborioso farsi notare grazie alla sola visibilità che viene attribuita dalla piattaforma social.
O meglio, dal “suo algoritmo”.Facebook ha ridotto costantemente la visibilità “organica” dei post per spingere ovviamente gli investimenti nell’advertising. Facebook è nato per questo, è un formidabile strumento pubblicitario. Ma gli esperti ritengono che continuerà a premiare chi sarà in grado di offrire contenuti interessanti e coinvolgenti, capaci di un buon tasso di interazione degli utenti (il cosiddetto engagement).
Esistono alcuni “trucchi” per migliorare la visibilità organica dei post? Certamente, ma non si tratta di trucchi, piuttosto di “linee guida”: eccone alcune.
QUALITA’ DEI CONTENUTI: non puntare sulla frequenza di aggiornamento delle pagine ma sulla qualità dei contenuti proposti, per incrementare le interazioni con gli utenti, fattore importante per la reach organica.
CONNESSIONE “SENTIMENTALE” CON L’UTENTE: i contenuti non devono essere autoreferenziali, devono costruire un legame forte, sentimentale con gli utenti, il brand deve essere percepito come se fosse, almeno in parte, loro.
IL MOMENTO MIGLIORE: attraverso un’analisi approfondita delle statistiche occorre capire il momento migliore per pubblicare sui social, in modo da ottenere frequenti interazioni.
PUNTARE SUI VIDEO: i contenuti video si stanno imponendo con decisione su tutti gli altri contenuti e il trend è in continua crescita. E’ preferibile ricorrere a video professionali, ma anche in assenza si possono utilizzare utili e comode app per ottenere risultati di buon livello.
INTERAGIRE CON GLI UTENTI: rispondere ai commenti, proporre quesiti, call to action, cercare un sano scambio di opinioni con gli utenti è un elemento di grande dinamismo aziendale, molto apprezzato dagli utenti stessi ma anche dall’algoritmo di Facebook.
Si tratta di azioni all’apparenza semplici: richiedono in realtà una strategia complessiva di uso dei social network, senza la quale si ottengono inevitabilmente risultati modesti.